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IL VALORE DEI SOLDI

Il valore dei soldi: L’iniziativa con Banca Etica che ha coinvolto lo scorso anno le classi terze del liceo Bottoni. Resoconto delle attivit├á svolte.

a cura di Mauro Mussin

 

Nell’áa.s. 2015/2016 si è svolto un progetto formativo rivolto alle classi terze del L.S. Piero Bottoni con lo scopo di aumentare la conoscenza riguardo i temi della finanza.

Grazie al Comitato Genitori, il Gruppo di Iniziativa Territoriale (GIT) di Banca Etica ha effettuato quattro incontri con cadenza mensile, da febbraio a maggio.

Il percorso era stato progettato in modo da dare la possibilitá ai ragazzi di fare un’esperienza personale e consentire loro di porsi in modo critico nei confronti della finanza e del modo in cui le informazioni sull’economia (in particolare quella macro) vengono trasmesse dai media.

Il fil rouge del progetto è stato il questionario, che è stato – sorprendentemente – compilato con molta cura soprattutto nelle prime due fasi (prima degli incontri, durante gli incontri) mentre è stato meno rilevante il feedback (dopo gli incontri), probabilmente complice anche la chiusura dell’anno scolastico e il prevalere delle preoccupazioni connesse.

Di seguito un’analisi dei singoli incontri.

  1. Il gioco delle banche.

    Le classi sono state suddivise in gruppi. Due di questi hanno svolto il ruolo delle famiglie, entrando in competizione tra loro e uno solo ha svolto il ruolo delle banche, rimanendo separato fisicamente dagli altri due gruppi. L’impressione generale è stata quella di un buon coinvolgimento: i ragazzi hanno capito il senso del gioco e anzi qualcuno ha giocato con una strategia opposta a quella desiderata, il che è stato utile per stigmatizzare alcuni comportamenti speculativi.

  2. media ed economia.

    Sono stati proiettati video che riguardavano tre temi di attualitá. La crisi del 2008, il caso della Grecia, il caso Banca d’Etruria. Il primo video è stato volutamente proiettato in inglese con sottotitoli in inglese. Quasi tutti sono riusciti a seguire senza troppe difficoltá, cosa che non era scontata: alla fine della proiezione, si è testato il livello di comprensione, stimolando anche alcuni ragazzi a spiegare ai compagni alcuni passaggi. Si è quindi incentrata l’attenzione sul meccanismo alla base della crisi, ovvero come la diffusione del rischio non noto dei mutui subprime connessi con la faciliá di ottenere credito abbia inquinato tutto il mondo bancario.

    L’esperimento è stato interessante perchè i ragazzi non avevano una memoria precisa di un fatto avvenuto quando frequentavano le elementari, quindi il ripercorrere con una maggiore consapevolezza fatti ritenuti estranei ha fatto emergere un certo livello di consapevolezza, dimostrato anche dalle risposte date al questionario. Più vicine alla loro esperienza sono stati i casi della crisi greca e di quella della banca d’Etruria, dove a fianco dei temi specifici (cosa è successo) si è avuto modo di interrogare i ragazzi su come i media hanno dato le notizie, quali risultavano più comprensibili e quali più attendibili. Anche da questo punto di vista il livello di coscienza critica dei ragazzi è stato sorprendente: quasi tutti hanno preferito un modo tradizionale di dare informazioni, stigmatizzato da un servizio di Euronews, piuttosto che i servizi in presa diretta fatti da reporter che si limitavano a riportare le reazioni della gente (caso Etruria) senza spiegare cosa fosse successo.

  3. il finanziamento dello stato.

    Il tema è scivolato in due grossi argomenti differenti: la legalitá (per le classi A, B e C) e una prima parte sui meccanismi di bilancio statale, che poi è stato completamente sorpassato dall’intervento a ruota libera di Barisoni (classi D, E, F).  La verve di Barisoni, il modo di trattare piuttosto informale e la pronta battuta sono stati coinvolgenti, anche se al termine dell’intervento – essendo ormai suonata la campana della fine delle lezioni – si è fatta fatica a mantenere i ragazzi seduti

  4. io faccio così. Le classi sono state suddivise in due gruppi. Il primo gruppo ha ascoltato l’intervento di Giovanna Prennushi, che ha illustrato un progetto seguito dalla Banca Mondiale a sostegno dell’economia rurale dell’India, mentre il secondo gruppo ha visionato alcuni video tratti dal sito italiachecambia.org discutendo delle iniziative (a volte molto particolari, come quella del negozio di Bolzano in cui si prendono oggetti senza pagare) di tipo imprenditoriale svolte in campi marginali dell’economia, ma che hanno una forte ricaduta sociale. Una parte dell’incontro è stata comunque rivolta all’analisi dei dati del questionario, realizzando alcune cloud word prese a partire dalle risposte date dai ragazzi.

Sul questionario occorre dire che l’impressione avuta, dal complesso delle risposte, è di una significativa maturitá dei ragazzi che hanno compreso alcuni concetti di base del funzionamento dell’economia e che hanno mostrato una buona propensione al pensiero critico. Anche coloro che hanno avuto un atteggiamento un po’ sfidante hanno in realtá mostrato un atteggiamento positivamente critico e non meramente disarticolante dell’interlocutore.

Nel complesso, l’esperienza è stata positiva.

Il progetto può essere riproposto, mantenendo fermo l’appuntamento con i giochi delle banche, che sono sicuramente un modo facile per approcciare alla materia, e modellando i restanti incontri sulla base delle esigenze indicate dai professori.

Per informazioni su Banca Etica: Link Banca Etica